Note archivistiche
La foto qui riprodotta rappresenta l’armadio originale della Carta viticola, già collocato presso la Stazione sperimentale di S. Michele all’Adige e andato poi distrutto; conteneva una copia dei fascicoli dei Comuni catastali originali realizzati da Rigotti e collaboratori.
I fascicoli comunali, realizzati in almeno due copie, originarono due serie complete depositate una presso il Comitato vitivinicolo (ora Consorzio di tutela Vini del Trentino), l’altra presso la Stazione sperimentale (ora Fondazione E. Mach). Il frequente utilizzo dei documenti e i traslochi subiti nel tempo hanno determinato, in entrambe le raccolte, la perdita di vari fascicoli.
La copia conservata a S. Michele all’Adige è stata acquisita negli anni Novanta del secolo scorso dalla biblioteca dell’Istituto agrario di San Michele all’Adige (ora Fondazione Edmund Mach) insieme con i fondi bibliografici della Stazione sperimentale, a seguito dell’unificazione dei due Enti. Questa raccolta comprende 146 fascicoli dei Comuni catastali datati 1950, tre Registri di sintesi dei dati dei dieci distretti viticoli, la Raccolta delle matrici topografiche, i volumi delle Revisioni generali 1961 e 1962, e alcune pubblicazioni. La raccolta di proprietà del Consorzio di tutela Vini del Trentino è organizzata ordinatamente per vallata, con i relativi fascicoli comunali riuniti tra due piatti di cartone cuoio legati con fettuccia; consiste esclusivamente della serie dei fascicoli comunali, per un numero complessivo di n. 194 cartelle, contenenti anche gli aggiornamenti 1961 a fogli sciolti per ciascuna vallata.
La prima ricognizione ha confermato l’esistenza di lacune in entrambe le raccolte, in particolare, nella raccolta di proprietà FEM mancano i fascicoli della Valle di Cembra tra le vallate maggiori, e per intero le valli di Non e Sole, le Giudicare, e la Valle del Leno e Folgaria tra le vallate minori.
La raccolta di proprietà CVT risulta priva dei registri di sintesi e degli altri documenti a corredo, mentre nelle vallate viticole minori le cartelle dei comuni contengono solo la rilevazione statistica del 1961 e non sono presenti i fascicoli datati 1950.
La documentazione relativa a ciascun comune catastale è contenuta in una cartella prestampata, detta camicia con lembi; secondo quanto riportato sul relativo frontespizio era previsto che i singoli fascicoli dovessero essere consegnati in copia a ciascun Comune, per consentirne una più agevole consultazione da parte degli interessati, l’aggiornamento annuale dei dati, la conservazione a cura degli uffici comunali stessi.
In questa prima fase, la ricerca dei fascicoli mancanti è stata effettuata presso la Camera di commercio, purtroppo senza riscontri positivi. L’Ente camerale, infatti, conserva documentazione bibliografica o di natura amministrativa relativa all’attività del Comitato vitivinicolo. Finora non è stato possibile proseguire la ricerca presso gli enti locali, che si intendono contattare successivamente, per i comuni elencati nei Registri di sintesi ma privi di specifico fascicolo completo. Tutti i fascicoli comunali sono stati censiti e descritti nell’Inventario.
Lo stato di conservazione dei materiali è generalmente buono; in presenza di strappi o piccoli danni viene dichiarato discreto. Tutte le annotazioni sono registrate nell’inventario.
Fascicoli comunali
L’unità di rilevamento della Carta viticola è rappresentata dal singolo fascicolo del comune catastale viticolo predisposto da Rebo Rigotti nel 1950. Per la registrazione dei dati archivistici è stato utilizzato un foglio di calcolo opportunamente predisposto per l’inserimento facilitato di informazioni ripetute.
Di norma ciascun fascicolo è contenuto in una cartella (camicia con lembi) contenente i diversi documenti, talvolta in duplice copia.
Le dimensioni della camicia con lembi chiusa sono 25×33 cm, le dimensioni massime della camicia aperta 69,5×57 cm.
Sul fronte, sotto l’intestazione relativa all’ente promotore dell’indagine (Comitato vitivinicolo della provincia di Trento, Camera di commercio industria e agricoltura) sono riportati i dati identificativi comune amministrativo e comune catastale. Seguono le indicazioni della vallata viticola con il corrispondente numero romano, oltre al numero progressivo di comune; i due numeri di norma sono riportati anche sul dorso, ma talvolta, specie nelle vallate minori, possono mancare. Sul frontespizio è registrato il numero della topografia di riferimento, mentre talvolta viene omesso il nome della vallata, di cui è registrato solo il corrispondente numero romano.
Segue un testo descrittivo dei contenuti e delle finalità della Carta viticola, incluse le istruzioni per l’aggiornamento, l’utilizzo e la conservazione del fascicolo presso i singoli Uffici comunali.
Sulla facciata interna della camicia a lembi è rappresentata la provincia di Trento con l’elenco delle vallate viticole di rilevanza primaria e minore, oltre alle istruzioni sulla interpretazione dei segni e sull’uso e la conservazione del documento presso gli Uffici comunali.
Il fascicolo del comune catastale è costituito da una serie standard di documenti progettata da Rigotti utili a descrivere in modo completo la viticoltura delle singole unità territoriali.
Il censimento ha evidenziato che la serie teorica dei documenti non è sempre completa in tutti i Comuni catastali; a seconda della loro estensione geografica e della rilevanza economica della viticoltura, alcuni documenti possono mancare, o essere più o meno corposi, oppure essere riuniti in un singolo documento condiviso per comuni limitrofi (in particolare le mappe topografiche nei piccoli comuni o di comuni in cui la viticoltura sia classificata come di rilevanza economica secondaria.)
In ogni caso è stabilito che la scheda unità sia rilevata e descritta nella sua complessità e tutte le varianti o difformità presenti siano registrate in nota nell’Inventario.
Per il dettaglio del rilevamento si rinvia al file del censimento completo e alle note descrittive associate a ogni Comune.
Sul frontespizio di ciascun fascicolo, accanto agli elementi identificativi (segnatura, Comune amministrativo e Comune catastale), è presente, salvo eccezioni, l’elenco degli informatori locali, ovvero dei tecnici che hanno effettuato la raccolta delle informazioni per quel Comune. Possono essere presenti annotazioni manoscritte; due timbri rappresentanti le firme autografe attribuiscono le responsabilità di “progettista ed esecutore” a R. Rigotti e di “collaboratore e conservatore” a Zanon (Albino, dipendente della Stazione sperimentale).
Composizione standard del fascicolo comunale:
* scheda a doppio foglio A e B (ciascuna di dimensioni 21×33 cm), modulo stampato e dattiloscritto
* due topografie (dimensioni variabili): Carta dei terreni e Carta dei vitigni
* relazione: composta da un numero variabile di fogli dattiloscritti (21×31 cm)
In dettaglio:
le schede a doppio foglio, scheda A e scheda B sono moduli stampati predisposti per la registrazione delle seguenti informazioni:
– produzione globale
– produzione per zona, per vitigno
– quadro con i dati colturali (sistema di allevamento, intensità d’impianto, ricostruzione su piede americano, trattamenti e concimazioni, potatura, produzione unitaria ad ettaro, superficie vitata globale e per zona, ecc.)
– quadro per la produzione tipica qualificata (per plaghe di merito e per zona altimetrica)
– osservazioni pedologiche
– quadro climatico
le topografie: corrispondono al rilievo topografico delle sole zone vitate di ogni Comune Ogni topografia è corredata da un riquadro che mostra la collocazione della zona viticola all’interno del territorio comunale, oltre che da un riquadro con la legenda dei simboli e dei colori utilizzati.
Ove presenti, per ogni Comune sono state predisposte 2 carte topografiche di dimensioni simili, una con il rilievo qualitativo dei terreni, una per i vitigni. I diversi tipi di terreni e di vitigno sono rappresentati con colori differenti nelle rispettive mappe.
La preparazione assai laboriosa di queste topografie fu eseguita da Rigotti che la descrive così: “rilevamento fotografico delle tavolette militari al 25.000 su lastre Ferrania Ultracontrasto Orto, 80 HD 10×15, ingrandimento in scala a 15.000 proiettando la negativa su carta sensibile “Pergamin” della stessa ditta; questa usata poi come matrice per la riproduzione delle topografie con carta eliografia Ozalid della ditta A.R.C.A. di Milano.
La relazione: dattiloscritta su fogli aggiuntivi, presenti in numero variabile, a seconda della complessità della realtà da descrivere, contiene informazioni sintetiche sulla viticoltura della zona. Di regola questi materiali venivano incollati tra loro a formare un insieme, ripiegato all’interno del fascicolo.
In aggiunta, nella camicia a lembi del singolo Comune possono essere presenti
– aggiornamenti annuali: a fogli sciolti, dimensioni 22×31,5cm, in numero variabile (range temporale massimo 1961-1965)
– minute di lettere e corrispondenza intercorsa tra Comitato vitivinicolo e Comuni per gli aggiornamenti periodici previsti (nella sola raccolta di proprietà CVT).
Nell’Inventario la scheda descrittiva del fascicolo comprende i seguenti campi:
– Codice identificativo (Segnatura): costituito dai numeri presenti sul frontespizio dei fascicoli originali e corrispondenti al numero di vallata+numero del comune
– Comune amministrativo
– Comune catastale
– Documenti digitalizzati (lista del contenuto, campo logico: presenza/assenza):
Scheda A
Scheda B
Relazione
Carta dei terreni
Carta dei vitigni
Aggiornamenti annuali (indicazione degli anni)
– Nota di contenuto cartaceo: es. Il fascicolo cartaceo contiene anche n. 1 copia aggiuntiva
di…
– Provenienza (del fascicolo digitalizzato, es. FEM o CVT)
– Altri esemplari (esistenza di un fascicolo di proprietà diversa, es. FEM o CVT)
Lo scopo della nota di contenuto cartaceo è descrivere la consistenza reale dei materiali originali, eventualmente motivando la scelta della copia o delle copie digitalizzate e registrando note, varianti ecc. Oltre ai dati di natura archivistica, si è ritenuto utile trascrivere dai fascicoli comunali la lista dei vitigni, per valorizzarne il valore informativo e in vista di eventuali successive elaborazioni. Le registrazioni dell’inventario includono, dunque, le trascrizioni delle tre tipologie di varietà di vite individuate nelle schede A e B: varietà a uva bianca, varietà a uva nera, produzioni tipiche. I nomi delle varietà sono stati trascritti fedelmente secondo gli usi e le conoscenze del tempo, incluse abbreviazioni convenzionali o vincolate dallo spazio presente nelle schede di rilevamento.
Di norma, per ogni comune catastale è stato digitalizzato un singolo fascicolo, scelto in base al miglior stato di conservazione delle mappe topografiche. In presenza di difformità di contenuto tra le copie esistenti nelle due collezioni, in alcuni casi si è proceduto alla doppia digitalizzazione. In questo caso nell’Inventario sono presenti due schede distinte con stessa segnatura ma con diversa provenienza.
Per tre vallate minori (Val di Non e Sole, Giudicarie e Vallarsa) non è stato possibile ritrovare i fascicoli dei comuni catastali in nessuna delle due raccolte, mentre i dati delle produzioni di uva si trovano nei Registri di sintesi del 1950 e poi nei successivi aggiornamenti. Nella ricerca di una rappresentazione grafica anche per la viticoltura in queste aree marginali, sono state controllati i materiali di lavoro, ovvero le matrici topografiche esistenti. In tal modo è stato possibile individuarne alcune parzialmente annotate anche per queste vallate, con l’indicazione delle zone coltivate a vite.
Sono state quindi digitalizzate le seguenti matrici topografiche:
Val di Non e sole: dalla n. 62 alla n. 66
Giudicarie: dalla n. 67 alla n. 69
Vallarsa: n. 70
In entrambe le serie i fascicoli comunali possono essere accompagnati da fogli sciolti relativi agli aggiornamenti annuali effettuati tra il 1961 e il 1965, talvolta anche in copie multiple.
Si è deciso di non digitalizzare questi materiali per due ragioni: da un lato l’esistenza dei due volumi rilegati delle Revisioni generali 1961 e 1962, cui si rinvia per il primo biennio, dall’altro per la loro presenza frammentaria e non sistematica nel triennio successivo.
Tutta la documentazione, insieme con le minute della corrispondenza tra Comitato viticolo e le singole amministrazioni comunali rimane allegata alle cartelle, come indicato in nota nell’Inventario.
Altri documenti
Registri di sintesi: sono tre e appartengono alla raccolta della Fondazione Mach; contengono i quadri riassuntivi dei dati quantitativi e qualitativi dei singoli comuni delle dieci vallate viticole.
Ogni Registro di dimensioni 52x38cm è composto da carte (fogli a quadretti) rilegate in un volume, la cui coperta è costruita in cartone robusto o compensato leggero ed è decorata con una tecnica simile al decoupage con foglie di vite e viticci, di notevole impatto estetico.
In questi documenti le vallate viticole sono definite distretti viticoli e ne seguono la numerazione in numeri romani.
In dettaglio:
Produzioni dei vitigni regionali
* Numero carte (facciate): 30
* Dimensione dei fogli aperti: 51x75cm
* Tipologia: fogli a quadretti
* Contenuto: grandi tabelle a più entrate, uno o più fogli per ciascuna vallata viticola.
Le intestazioni di colonna riportano i vitigni regionali rilevati nei fascicoli comunali, suddivisi tra vitigni a uva bianca e a uva nera e classificati per tipologie qualitative. Per ciascun vitigno sono riportati i dati della produzione nei vari comuni.
Le intestazioni delle righe elencano, per ciascuna vallata, i comuni catastali viticoli. Nelle celle le sono espresse in ettolitri di uva pigiata. E’ presente una sezione con le produzioni totali di uve bianche, di uve nere e complessive per comune. Al termine di ciascun distretto viticolo sono presenti i totali per vitigno per le diverse zone altimetriche e i totali complessivi.
Note: le informazioni sono manoscritte con matite di colore diverso per le diverse zone altimetriche.
Produzione dei vitigni stranieri
* Numero carte (facciate): 30
* Dimensione dei fogli aperti: 51x75cm
* Tipologia: fogli a quadretti
* Contenuto: grandi tabelle a più entrate, uno o più fogli per ciascuna vallata viticola.
Le intestazioni di colonna riportano i vitigni stranieri rilevati nei fascicoli comunali e suddivisi per vitigni a uva bianca e a uva nera, ciascuno ulteriormente suddiviso in gruppi omogenei per provenienza. Si aggiungono colonne per gli ibridi produttori diretti, per le uve da tavola e per le varietà non classificate.
Le intestazioni delle righe elencano, per ciascuna vallata, i comuni catastali. Nelle celle le sono espresse in ettolitri di uva pigiata.
E’ presente una sezione con le produzioni totali di uve bianche, di uve nere e complessive per comune. Al termine di ciascun distretto viticolo sono presenti i totali per vitigno per le diverse zone altimetriche e i totali complessivi.
Note: le informazioni sono manoscritte con matite di colore diverso per le diverse zone altimetriche.
Superfici vitate e sistemi di allevamento
* Numero carte (facciate): 34
* Dimensione dei fogli aperti: 51x75cm
* Tipologia: fogli a quadretti
* Contenuto: grandi tabelle a più entrate, uno o più fogli per ciascuna vallata viticola.
Le intestazioni di colonna riportano: le superfici vitate in ettari (confronto dati catasto 1924- schede 1950), i sistemi di allevamento (tipologia, distanze d’impianto, ceppi/ha), l’importanza economica della viticoltura per il comune. Le intestazioni delle righe elencano, per ciascuna vallata, i comuni catastali.
* Note: le informazioni sono manoscritte, sono state utilizzate matite di colore diverso per le diverse forme d’allevamento; le forme di allevamento sono rappresentate da icone.
Matrici delle topografie dei comuni catastali
Cartella di grandi dimensioni (65x83cm) contenente le matrici su lucido e le loro copie su carta delle topografie dei comuni viticoli catastali oggetto di indagine. La cartella è di robusto compensato, ricoperta di fogli di carta decorati con una tecnica simile al decoupage con foglie di vite e viticci; due grosse viti tengono unite piatto superiore e piatto posteriore. I materiali sono raccolti ordinatamente grazie alla presenza di 74 divisori in fogli di carta da pacco marrone, che separano le 10 vallate viticole e, al loro interno, le varie zone topografiche. I divisori riportano denominazione e numerazione delle vallate, e all’interno la numerazione delle topografie, così come registrate sui fascicoli comunali e nell’Inventario nel campo Numero topografia.
Le topografie, tutte sciolte, sono in scala 1:25.000; di norma per ogni topografia sono presenti un esemplare su lucido e una su carta, talvolta anche in più copie cartacee per un numero complessivo di 61 matrici su lucido e 155 copie cartacee. Sono presenti altri materiali di lavoro ideati da Rigotti per allestire le mappe dei terreni e dei vitigni, quali riquadri con legende, riquadri con la riproduzione dell’area viticola all’interno del comune viticolo catastale, veline manoscritte, molte con firma autografa di Rebo Rigotti.
Aggiornamento e potenziale viticolo 1961
In ciascuna delle dieci teche delle vallate viticole di proprietà CVT sono presenti due fogli sciolti aggiuntivi con i dati relativi a
– produzione totale di uva per vallata, suddivisa per vitigni rossi e bianchi per l’anno 1961
– potenziale viticolo per vallata per l’anno 1961, distintamente per i singoli vitigni rossi e bianchi e nelle tre zone altimetriche di pianura-collina-montagna, sia per le produzioni di uva che per il riparto delle superfici.
Questi documenti di riepilogo sono stati digitalizzati e associati alle vallate sul sito, in file denominati “Nome della vallata – Agg. e pot. Viticolo 1961′′
Revisioni generali
La collezione di proprietà FEM comprende due volumi aggiuntivi:
Statistica viticola della provincia di Trento anno 1961: dati relativi per la revisione generale della Carta viticola: comprende 150 schede rilegate (con sommario) con le produzioni per l’anno 1961 distinte per vitigni rossi e bianchi, per singolo comune viticolo delle 10 vallate indagate nel 1950;
Potenziale viticolo della provincia di Trento : risultati della revisione generale della Carta viticola anno 1962
In un volume di oltre 170 pagine sono presentati i dati 1962 della produzione viticola e della distribuzione delle aree viticole del Trentino, il raffronto con i rilevamenti del 1950-1951, con commento e interpretazioni.
Entrambi i volumi sono stati digitalizzati.
Pubblicazioni
Alcune pubblicazioni fanno parte integrante del corpus di documenti della Carta viticola, in quanto ne costituiscono la necessaria introduzione e motivazione, oppure perché ne offrono interpretazioni e chiavi di lettura per gli orientamenti produttivi e le azioni attese, oppure ancora perché la integrano e la completano con le informazioni relative alle analisi dei terreni prelevati durante le ricognizioni nelle zone viticole.
Nell’ordine si tratta di:
* Lo sviluppo viticolo nel Trentino (1955) (link)
* Indirizzo viticolo per la provincia di Trento (1955) (link)
* Contributo al completamento delle rilevazioni interessanti la Carta viticola della provincia di Trento : determinazione della composizione chimica dei terreni (1961) (link)
Digitalizzazione
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Fotografia in apertura della pagina: Noarna, vigneti a Castel Noarna – Fototeca Trentino Sviluppo S.p.A. – foto di Daniele Lira