Il progetto

La Carta viticola è costituita da un insieme eterogeneo di documenti (schede statistiche quali-quantitative, carte geografiche tematiche, testi descrittivi e documenti di riepilogo) risultato dell’indagine condotta da Rebo Rigotti (1891-1971, sperimentatore della Stazione Sperimentale di  S. Michele all’Adige) su commissione del Comitato vitivinicolo di Trento nel biennio 1950-1952, volta a conoscere lo stato della viticoltura trentina in quel momento storico.

Essa ha rappresentato un primo “inventario” della viticoltura provinciale, antesignana del Catasto viticolo, e insieme un “piano regolatore”, strumento di lavoro per monitorare, dirigere e  orientare lo sviluppo di questo settore.

Originariamente vennero realizzate almeno due copie della Carta Viticola, la prima depositata presso la Stazione sperimentale di S. Michele all’Adige, la seconda presso il Comitato vitivinicolo provinciale; in aggiunta, ciascun Comune catastale oggetto dell’indagine doveva ricevere una copia del fascicolo relativa al proprio territorio, al fine di facilitare l’accesso alle informazioni da parte degli interessati e per effettuare l’aggiornamento annuale previsto.

Negli anni successivi, i cambiamenti di sede e i conseguenti traslochi degli archivi che hanno interessato i due enti promotori, oltre a occasionali prelievi legati alle istruttorie per il riconoscimento di alcune DOC di vini trentini, hanno causato la perdita di parte dei documenti. Un controllo effettuato in anni recenti aveva rilevato come entrambe le collezioni fossero lacunose, mentre rimaneva da esplorare l’esistenza di ulteriori documenti presso gli archivi della Camera di commercio.

Il progetto finanziato dalla Fondazione CARITRO sul Bando 2014 per progetti di riordino e valorizzazione di archivi riguardanti la storia della comunità, dell’economia e delle istituzioni trentine si è posto l’obiettivo di tentare di ricostruire una copia integrale della Carta viticola, attraverso il censimento e il confronto delle collezioni esistenti. Innanzitutto a partire dalle raccolte conservate presso la Biblioteca della Fondazione Mach (ente che ha ereditato il patrimonio bibliografico e archivistico della Stazione Sperimentale di S. Michele all’Adige) e presso il Consorzio di tutela Vini del Trentino, erede del Comitato vitivinicolo provinciale, ma anche attraverso l’eventuale ricerca di documenti mancanti presso altre sedi (Camera di commercio e Comuni), in conformità ai requisiti del Bando che prevede di operare secondo logiche di rete e di collaborazione tra realtà diverse.

La digitalizzazione dei materiali e la loro pubblicazione in rete hanno lo scopo di ricostruire almeno virtualmente una copia completa della Carta viticola, integrata con i dati del primo aggiornamento sistematico realizzato a distanza di dieci anni (1961-1962)  e con la bibliografia relativa alla Carta e al suo autore Rebo Rigotti.
L’obiettivo è costituire una base dati storica il più completa possibile a disposizione dei tecnici e degli operatori economici del settore, degli storici e degli studiosi, ma anche dei decision-makers e della comunità trentina, in conformità ai requisiti di ampia fruibilità ed accessibilità delle informazioni  contenute nella documentazione, anche a lungo termine, previsti dal bando CARITRO.

Fotografia in apertura della pagina: Vigneti di Civezzano – Vendemmia 2009 – Fototeca Trentino Sviluppo S.p.A. – Ronny Kiaulehn